Con il termine bioplastica si indica una sostanza plastica composta da biomassa organica a discapito delle tradizionali molecole derivanti dal petrolio.

Con la parola “bio” si fa riferimento ad un composto formato da molecole di natura vegetale, tra le materie prime rinnovabili più utilizzate troviamo l’amido e la cellulosa spesso derivati da mais e canna da zucchero.

Ma perchè?

Innanzitutto la biodegradazione avviene per mezzo di una decomposizione di un determinato materiale tramite complessi processi enzimatici derivati da microbi, funghi e microrganismi.

Un polimero in grado di subire una decomposizione biologica viene definito compostabile ossia non rilascia sostanze tossiche durante la sua decomposizione.

Risulta quindi difficile distinguere quale materia plastica o bioplastica sia biodegradabile, compostabile o riciclabile e questo richiede un arco temporale più ampio.

La produzione di bioplastica è esplosa negli ultimi anni sulla scia delle preoccupazioni nate attorno alle conseguenze che possono causare la plastica e l’impronta di carbonio nella produzione della stessa e questo ha rappresentato un passo avanti verso un minore impatto ecologico sebbene ancora oggi molto debba essere fatto.

Piccoli gesti per cambiare il nostro pianeta.

 

fonte immagine: https://youyangsong.com/biomaterial-from-biowaste?ssp_iabi=1682924885425